“Il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, dimostra quanto sia sempre più difficile trattare le parti economiche in mancanza della sostenibilità dovuta alle attuali condizioni del mercato. Dalla razionalizzazione della bilateralità ci attendiamo maggiore semplificazione e più servizi per i nostri soci e le nostre cooperative”. Così Massimo Stronati, presidente di Federlavoro e Servizi - Confcooperative, commenta con soddisfazione l’accordo raggiunto.
Il contratto nazionale dell’edilizia, che sarà applicato nel prossimo triennio, mantiene il quadro dei diritti per i lavoratori del settore e pone anche le basi per una razionalizzazione strutturale del vasto sistema della bilateralità. Dalla presa d’atto del difficilissimo contesto economico le parti hanno raggiunto l’accordo per un aumento contrattuale pari a 40 euro a cui si aggiungono 8 euro per la previdenza complementare.
L’accordo con i Sindacati nazionali del settore edile (Fillea, Filca e Feneal) è stato raggiunto dopo una trattativa impegnativa durata 18 mesi e condotta per la prima volta, congiuntamente, dall’Ance e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Produzione e Lavoro.