«Condividiamo l’atteggiamento del Ministro Martina che ha prontamente auspicato un cambio di passo nella gestione del recupero delle multe sulle quote latte: è ora che si metta fine, una volta per sempre, a questa triste vicenda, nel rispetto dei produttori che hanno sempre rispettato le regole».
Lo ha dichiarato, a nome dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, il presidente del Settore lattiero-Caseario di Fedagri-Confcooperative commentando la decisione della Commissione Ue che oggi ha intimato il nostro Paese a regolarizzare la pendenza di circa 1,4 miliardi di euro, risultato dello splafonamento delle quote latte da parte dei produttori italiani negli anni dal 1995 al 2009.
«Il sistema trentennale delle quote latte – commenta Baldrighi – che è stato istituito per consentire ai produttori di latte un prezzo di remunerazione adeguato, gestendo l’offerta, ha creato in Italia non pochi danni per l’intera struttura produttiva. A pagarne le conseguenze sono stati sia i produttori che nel tempo hanno investito ingenti somme di denaro nell’acquisto di quote al fine di non incorrere in sanzione amministrative, sia i produttori che comunque hanno provveduto a regolarizzare le proprie posizioni moratorie ricorrendo alla rateizzazione delle “multe” disciplinata dalla legge n. 119 del 2013».
Secondo Baldrighi è anche «doveroso ricordare come il contenzioso mai recuperato dal nostro Paese, pari a 1,39 miliardi di euro, è da attribuire ad una minoranza di produttori ben riconoscibile».