LE NOTIZIE

Protocollo CEI - Confcooperative

Protocollo CEI - Confcooperative

Bassetti «La biodiversità economica assicura modelli solidali» Gardini «Impresa guidati dalla Laudato Sì»

giovedì 24 ottobre 2019

«Chi perde le sue radici secca. Voi siete ancorati alla vostra storia. Siate protagonisti di una nuova stagione sociale. La storia centenaria di Confcooperative è la dimostrazione che la biodiversità economica assicura ai mercati modelli di sviluppo sani. Siete nati nell'alveo della dottrina sociale della chiesa. Avete saputo resistere a guerre e crisi. Un'economia che guarda al futuro, perché la cooperazione esprime una fantasia creativa dove prevalgono la centralità della persona, la sussidiarietà, la solidarietà, la democrazia». Lo ha detto SE Gualtiero Bassetti, presidente della Cei intervenendo a Confcooperative, in un evento per la celebrazione dei suoi 100 anni nel corso della quale è stato sottoscritto il protocollo teso a rafforzare l’impegno comune per creare e sostenere risposte ai bisogni più impellenti delle comunità locali, prestando particolare attenzione alle persone più fragili (scarica il protocollo in allegato).

«Un legame saldo quello tra la Cei e Confcooperative – dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – che per statuto “ispira la sua azione ai principi e alla dottrina sociale cristiana”, un’ispirazione praticata nella quotidianità da migliaia di cooperative e dal riconoscimento dell’autorevolezza dell’insegnamento sociale della Chiesa».

Una collaborazione attiva da sempre e che ha finora portato a risultati dal significativo impatto socio culturale prima ancora che economico: dal Progetto Policoro ai Gesti Concreti, passando per la gestione e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, l’animazione delle attività degli oratori, la promozione di microcredito per famiglie e imprese in difficoltà, i primi servizi di cura e assistenza sanitaria svolti in sinergia con le parrocchie, la conduzione di residenze per anziani, la gestione di asili nido e scuole per l’infanzia, l’utilizzo di terreni per progetti di inclusione sociale tramite l’agricoltura, la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Sulla scorta di queste esperienze la Cei e Confcooperative intendono ribadire concretamente un impegno comune per promuovere occasioni continue di confronto, a livello nazionale e territoriale, per far emergere i bisogni di territori e comunità, a cui dare una risposta condivisa attraverso la collaborazione tra le Diocesi (e le sue articolazioni: Caritas, Parrocchie, etc.) e la cooperazione; realizzare progetti sostenibili svolti in modalità cooperative, che possano operare in ambiti economici e sociali, valorizzando i beni delle Diocesi e delle cooperative al fine di promuovere il bene comune; rispondere al bisogno formativo, su temi e con modalità da concordare, per quanti operano, o vogliano operare, in progetti che coinvolgano Diocesi e movimento cooperativo; promuovere insieme nelle comunità la visione di ecologia integrale evocata da Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Sì e nelle successive elaborazioni; combattere, attraverso la cultura dell’integrazione, i fenomeni di isolamento e di imbarbarimento sociale che stanno impoverendo le nostre comunità.