"La sugar tax e la plastic tax sono due aberrazioni. In particolare la tassa sullo zucchero è profondamente ingiusta perché in primo luogo punisce indistintamente le aziende che utilizzano frutta nei succhi e quelle che invece usano aromatizzanti, mortificando in tal modo anche chi sta facendo sforzi per inserire frutta con percentuali fino al 70%". Così il presidente Gardini intervenendo ai 120 anni del Consorzio Agrario di Ravenna dove è intervenuta la ministra Bellanova.
"Non solo. Un’azienda che produce succhi di frutta nel nostro Paese utilizzando materia prima italiana e pagando le tasse in Italia, per come è scritta ora la legge, dovrà pagare in tasse un costo che può incidere fino all’8-10% del proprio fatturato. Questo - ha continuato Gardini - crea un’evidente disparità verso chi produce all’estero, non usa prodotti italiani e non paga le tasse in Italia. Rispetto alla tassa sulla plastica, si tratta di un'imposta che rischia di deprimere gli investimenti che le aziende stanno facendo sul fronte della sostenibilità. Bisogna invece accelerare il processo verso l’utilizzo di prodotti biocompostabili".
“È l'intuizione di chi ha voluto costruire filiere cooperative per tutelare il reddito dei produttori agricoli. La cooperazione è sostenibilità sociale, economia e ambientale" - ha detto il presidente in merito ai 120 anni del Consorzio agrario di Ravenna. Sulla . "I costi della sostenibilità - aggiunto - vanno affrontati da tutta la filiera. Se sono in capo solo al singolo produttore diventa una tassa e basta”.
"È in Europa che si decidono i destini e spesso su dossier importanti siamo arrivati tardi - ha aggiunto il presidente - ed è per questo che questa settimana come Alleanza Cooperative Italiane abbiamo incontrato in Europa i vari gruppi parlamentari consegnando 20 dossier di cui tre dedicati all’agricoltura come quello sulla Pac e sui cambiamenti climatici (per scongiurare impatto dei parassiti che attaccano nostre colture) e un altro dossier sulla regolamentazione dei mercati. L’agricoltura non vince mai nei mercati speculativi".
"Non basterà essere solo degli imprenditori agricoli non sarà sufficiente. Occorrono regole che ci danno certezza di quello che dobbiamo fare. Queste battaglie si vincono a Bruxelles, ma non si vincono da soli. Occorre andare oltre le cose che cI hanno diviso. L’ho detto anche alla Assemblea di Alleanza Cooperative Agroalimentari e della Pesca: noi abbiamo bisogno di riprendere un dialogo con le altre sigle e condividere una visione strategica che ci impegni a fare di più le cose insieme. Se non riusciamo a farlo - ha concluso Gardini - rischiamo di fare danno con il pericolo che le aziende non sopravvivano".