LE NOTIZIE

Lotta alla corruzione

Lotta alla corruzione

Alleanza Cooperative «Estirpare corruzione. Anche le imprese chiamate a fare uno scatto. Siamo per la legalità e per punire chiunque sbagli».

giovedì 2 aprile 2015

«Bene l’insistenza sulla lotta alla corruzione e l’inasprimento delle pene». Lo dice l’Alleanza delle Cooperative commentando l’ok del Senato al ddl corruzione in attesa di vedere il testo e verificare che siano confermate le condizioni di certezza del diritto.

«Anche le imprese sono chiamate a fare uno scatto in avanti. L’Alleanza delle Cooperative ha siglato il Patto sulla legalità con il ministero dell’Interno. Siamo per il ripristino della legalità a prescindere da chi la vìoli e per questa ragione ben vengano le indagini della magistratura e delle forze dell'ordine su tutti i campi. In questo momento la cooperazione sana di questo Paese, che è la prevalenza, sta attraversando un percorso ad ostacoli che incrocia i nemici più vituperati quali burocrazia, fisco e concorrenza sleale praticata dalle false cooperative e subisce poi un male tutto italiano che affonda le sue radici nel rapporto patologico tra impresa e politica: la corruzione». 

«Un contesto dove il controllore pubblico smette le vesti di arbitro e agisce in modo da falsare le regole del mercato per vendersi a chi delinque non ha nulla a che fare con l'impresa cooperativa. Questi presunti imprenditori che operano sul mercato corrompendo chi dovrebbe controllarli non li vogliamo». 

«I cooperatori che macchiano l'immagine della cooperazione per noi non hanno futuro e saranno esclusi dall'organizzazione. Chi vìola la legge, chiunque esso sia, deve essere punito perché commette un crimine, perché mette fuori mercato i tanti imprenditori e i tanti cooperatori che resistono con fatica, con coraggio, con sacrificio e nel rispetto di tutte le regole. Noi rappresentiamo questi imprenditori, questi cooperatori. Noi rappresentiamo cooperatrici e cooperatori veri, siamo la cooperazione vera e autentica, l'economia reale di questo paese che mantiene i livelli occupazionali anche nei momenti di crisi, che non delocalizza la produzione, che salvaguarda le produzioni locali e ha il rispetto dei contratti di lavoro e delle regole di mercato».