«Le organizzazioni possono vigilare sui bilanci, sui conti e sul versamento dei contributi ai lavoratori delle proprie associate, ma non possono sapere se nel torbido dei contatti privati questi elargiscono mazzette milionarie ai controllori pubblici. Su questo occorre l’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine. Non lo possono sapere i presidenti delle centrali cooperative oggi. Non lo sapeva a suo tempo Confindustria con Tanzi e Cragnotti. Noi intendiamo fare la nostra parte e non ci fermiamo alle sole parole, ma agiamo con fatti. Rispetto a segnali che non ci convincevano, in tempi non sospetti, abbiamo congelato gli organi delle unioni di Roma e Lazio già da giugno scorso».