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Le cooperative farmaceutiche riforniranno l'Arma dei Carabinieri

Le cooperative farmaceutiche riforniranno l'Arma dei Carabinieri

Siglato protocollo tra Arma dei Carabinieri e Federfarma Servizi

martedì 22 luglio 2014

Le cooperative di distribuzione del farmaco aderenti a Federfarma Servizi provvederanno a rifornire le strutture sanitarie dell’Arma dei Carabinieri. Lo prevede il protocollo d'intesa siglato dal generale Domenico Ribatti, direttore di Sanità del Comando generale dei Carabinieri e dal presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone.

Le cooperative aderenti a Federfarma Servizi, grazie al supporto della piattaforma logistica di Federfarma.Co (la società di servizi delle cooperative dei titolari) provvederà, a titolo gratuito, ad approvvigionare, le circa quaranta strutture sanitarie dislocate nei comandi dell’Arma dei carabinieri

«È un'intesa che ci permette di assicurare ai medicinali che impiegheremo nelle nostre strutture un percorso tracciato e di qualità garantita» ha commentato il generale Ribatti, mentre Mirone ha voluto sottolineare come il protocollo «al di là dei suoi contenuti tecnici, trova il suo significato e il suo valore più alto, nel riconoscimento che l’Arma dei Carabinieri ha voluto manifestare alle aziende di distribuzione dei farmacisti e alla loro peculiarità, rappresentata da un'attitudine e una capacità di servizio».

Alla cerimonia di presentazione dell'accordo hanno preso parte, oltre al presidente del Nobile Collegio Giuseppe Perroni, i presidenti di Federfarma e Sunifar, Annarosa Racca e Alfredo Orlandi, il presidente dell'Enpaf Emilio Croce e il vicepresidente Assofarm Francesco Schito.

Per l'Arma, insieme al generale Ribatti, era presente il comandante dei Nas, Cosimo Piccinno, che ha voluto osservare come il protocollo tra l'Arma e Federfarma Servizi si inscriva «nell'ormai collaudato quadro di collaborazione tra Carabinieri e farmacisti».

Il sistema della cooperazione in ambito sanitario e farmaceutico

Il sistema cooperativo che opera in ambito sanitario assume sempre più rilevanza. Nella ricerca pubblicata dall’Alleanza delle Cooperative italiane - Rif. Note e commenti n. 12, Aprile 2014, - denominataLe cooperative attive nella filiera della salute”, frutto della collaborazione dell'Ufficio Studi Agci dell'Area Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop, emerge che le cooperative attive in Italia nel 2013 con bilancio depositato nel 2012 che operano nella filiera della salute sono circa 11.830 (il 98% sono PMI) con un fatturato aggregato che nel 2012 si è attestato a 15,1 miliardi di Euro.

Il ruolo delle cooperative farmaceutiche, cooperative di dettaglianti a mutualità prevalente, attive, primariamente, nella distribuzione intermedia dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, sta assumendo sempre più rilevanza su scala nazionale. Quasi due cooperative su tre hanno, infatti, un bacino di operatività che interessa almeno una intera regione. Il processo di potenziamento e di intensificazione delle attività rivolte ai soci farmacisti è proseguito nel corso del tempo di pari passo con l’efficientamento della funzione originaria svolta con efficacia migliorando i processi distributivi. Il fatturato complessivo realizzato rispetto all'intera filiera è di circa 4 miliardi di euro.