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Lavoro: la sfida dei workers buyout

Lavoro: la sfida dei workers buyout

Il ministro Poletti e il presidente Gardini alla presentazione di 24 workers buyout nati in Emilia Romagna negli anni della crisi

lunedì 3 novembre 2014

“Futuro presente. Storie di lavoro ricreato” il libro che raccoglie le storie di 24 casi di workers buy out nate negli ultimi anni di crisi in Emilia Romagna é stato presentato a Bologna, al Palazzo della Cooperazione.

Tra le storie c’è chi realizza spettacoli teatrali, chi fa segnaletica stradale, chi produce birra artigianale, chi è attivo nell’accoglienza e mediazione culturale, oppure nella ricerca scientifica, nel cohousing solidale, nel design sartoriale, o, ancora, nella carpenteria, nelle costruzioni, nei servizi informatici. Sono alcuni esempi del variegato insieme delle 24 nuove esperienze cooperative nate o rinate in questi tempi di crisi che Confcooperative Emilia Romagna ha raccolto in un volume, dal quale emerge tutta la forza del modello cooperativo nelle sue grandi prerogative economiche, sociali e di valorizzazione del territorio.

Il modello cooperativo è una risorsa attuale per combattere la crisi. É il messaggio che ha lanciato a Bologna il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Ne ha parlato ad un'iniziativa organizzata da Confcooperative che ha presentato il volume 'Futuro presente', le storie di 24 imprese che, spesso partendo da aziende in crisi o situazioni di sofferenza economica, sono riuscite a salvare il lavoro ed a rilanciarsi. Poletti ha parlato anche alla luce della sua lunghissima esperienza nel mondo delle cooperative: quando è diventato ministro, infatti, era presidente nazionale di Legacoop e la sua carriera si è svolta tutta nel mondo della cooperazione. "La cooperativa è una delle molteplici forme dell'economia, che però, come dimostrano le storie raccolte da Confcooperative, possono essere efficaci in momenti particolari".

"É, appunto, il caso delle storie raccolte da Confcooperative Emilia-Romagna - ha detto Elio Pezzi, autore del libro - ci sono aziende i cui lavoratori hanno rilevato e rilanciato un'azienda in crisi, giovani e donne che si sono inventati un mercato perché credono in ciò che fanno ha detto Elio Pezzi autore del libro".

"La falsa cooperazione - dice Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna - non é la cooperazione chiediamo controlli più severi contro la concorrenza sleale. Le cooperative rispondono ai bisogni della comunità, spaziando dalla ricerca scientifica alla carpenteria, dai servizi informatici alla mediazione culturale. Sono 300 i casi di Workers buyout nati in Emilia Romagna nel corso della crisi".

"I workers buyout in cooperativa sono storie di rigenerazione sul territorio. Sono storie di innovazione, di lavoratori che diventano imprenditori di se stessi. Tengono insieme il mezzo con il fine. Sono innovazione sociale - ha detto Paolo Venturi dell'Università di Bologna e di Aiccon - perché é così che si produce ricchezza e benessere".