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La Rubrica: Stabilità «Sfruttare la ripresa per uscire dalla crisi»

La Rubrica: Stabilità «Sfruttare la ripresa per uscire dalla crisi»

I lavori a Palazzo della Cooperazione. L'appuntamento dei revisori a Expo. Il riconoscimento a Coopermondo

venerdì 24 luglio 2015

«Avanti con le riforme strutturali», l’Alleanza delle Cooperative incontra la politica a Roma

Approfittare dei primi segnali di ripresa per far ripartire con decisione l’economia italiana. È quanto l’Alleanza delle Cooperative Italiane ha chiesto durante il confronto sulla legge di Stabilità avvenuto a Roma, a Palazzo della Cooperazione, con il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, e il direttore del Cer, Stefano Fantacone. Un provvedimento importante, che sarà definitivamente approvato per la fine del 2015 e sul quale è necessario «concentrare gli sforzi per tracciare un percorso che faccia uscire definitivamente il nostro Paese dalle sacche della crisi economica», ha dichiarato il presidente dell’Alleanza Rosario Altieri. Taddei ha evidenziato in questo senso il percorso di riforme strutturali intrapreso dal governo per offrire le garanzie necessarie a far ripartire gli investimenti e avviare un progetto di sviluppo solido per il nostro Paese. A partire dal 2016, ha poi confermato Taddei, inizierà una nuova fase dedicata alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sui redditi delle persone fisiche senza intervenire sull’equilibrio dei conti pubblici. Percorso più volte auspicato dalla cooperazione «che non ha mai fatto mancare il proprio incoraggiamento sulle riforme strutturali» ha dichiarato il copresidente dell’Alleanza, Maurizio Gardini. «Sul Jobs act è necessario invertire la rotta concentrando le risorse sulle politiche attive del lavoro. La cooperazione, che pur di non tagliare gli stipendi in questi anni di crisi ha deciso di sacrificare gli utili, può rappresentare un valido strumento - ha aggiunto - perché ha la capacità di offrire un servizio a fronte di una minore spesa, come nel caso del welfare e della sanità, per i quali si spendono i 2/3 dei bilanci regionali. Noi non siamo per smantellare i servizi, ma per proporre una visione organica». Visione che sia in grado di tutelare allo stesso tempo le diverse forme d’impresa presenti nel nostro sistema economico, che deve essere «capace di sostenere una biodiversità imprenditoriale in grado di contrastare il pensiero unico» ha concluso il copresidente dell’Alleanza, Mauro Lusetti.

Expo: a Milano l’incontro dei revisori di Confcooperative

Nuovo appuntamento di Confcooperative a Expo  a Cascina Triulza per l’incontro dei revisori (cui si riferiscono le ultime due foto nella gallery). Un momento di approfondimento tecnico, che ha visto presente una nutrita rappresentanza di revisori proveniente da tutta Italia, durante il quale sono stati affrontati i temi della mutualità e della partecipazione sociale nelle cooperative agroalimentari; il contributo e il ruolo del socio; le metodologie e le tecniche di rilevazione della mutualità nelle cooperative del settore; i controlli richiesti dal nuovo modello di verbale di revisione per le cooperative agricole di lavoro. Durante l’incontro, coordinato dal capo dipartimento Amministrativo, Vigilanza e Audit interno Elisabetta Batazzi, e dal responsabile del servizio di revisione Ludovico Iannotti, sono stati illustrati i numeri raccolti dall’Osservatorio della cooperazione agricola e le due esperienze di “Latteria Soresina” e della cooperativa agricola sociale "Dalla Stessa Parte".

Coopermondo, l'Associazione per la cooperazione internazionale allo sviluppo diventa ONG

«Un risultato straordinario, che non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per una nuova fase di crescita che caratterizzerà le nostre attività». Il presidente di Coopermondo - Confcooperative Francesco Carri saluta così la notizia del riconoscimento da parte del Ministero degli Affari Esteri di Coopermondo come Organizzazione Non Governativa (ONG). Questo significa nuove opportunità, nuove responsabilità di trasparenza e un nuovo slancio per rafforzare il lavoro già strutturato negli ultimi anni.

Attraverso il suo lavoro Coopermondo mette in rete oltre 70 progetti portati avanti dalle cooperative aderenti a Confcooperative e, attraverso la piattaforma europea di Cooperatives Europe, si lega a 270 progetti con oltre 500 partner nel mondo. Un’organizzazione come Coopermondo che supporta e promuove i principi dell’impresa cooperativa è segnale di una cooperazione internazionale che sta cambiando, in cui il ruolo che il settore privato può giocare insieme alle ONG tradizionali è fondamentale.

«Ad oggi sono più di 250 le ONG riconosciute dal Ministero degli Affari Esteri, ma Coopermondo trova la sua specificità nell’essere rappresentativa di un mondo, quello della cooperazione e di Confcooperative e delle banche di credito cooperativo, che la rendono unica nel panorama. La mission di Coopermondo - dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative - è promuovere, nei paesi in via di sviluppo, il modello di crescita inclusivo che imprese cooperative sono in grado, più di altri modelli economici, di valorizzare persone e territori, perché generano sviluppo dal basso».

Quello cooperativo è un modello economico che, non solo si è dimostrato resiliente alle crisi, ma promuove la coesione sociale in un’ottica di efficienza economica, e di rispetto dell’ambiente. E questo può essere modello ed esempio per uno sviluppo sostenibile in tutto il mondo.