"Più rappresentanza in Europa" lo ha chiesto l'Alleanza delle Cooperative nel corso dell'incontro a Roma con la commissaria Thyssen
Marianne Thyssen, commissario europeo per l'Occupazione, gli Affari sociali, le Competenze e la Mobilità del lavoro, in visita ufficiale a Roma, ha incontrato in una colazione lavoro le principali parti sociali (Abi, Alleanza Cooperative, Ania, Confindustria, ReteImprese, Cgil, Cisl, Uil e Ugl).
L'Alleanza era rappresentata dal presidente Rosario Altieri e dal coordinatore Vincenzo Mannino.
Sono stati dibattuti i temi legati alle politiche per la crescita. La Thyssen ha riservato agli interventi delle imprese un'accoglienza positiva, ma molto cauta, "sulla mutualizzazione del debito -la commissaria ha detto - di essere favorevole, ma bisogna predisporre molte cose e non sarà di certo in questa legislatura".
Nel suo intervento il presidente Altieri accanto ai temi di carattere più generale e al ruolo delle cooperative nelle politiche di ripresa ha sottolineato la necessità di inserire a pieno titolo le cooperative nel dialogo sociale in Europa. Il dialogo sociale con l'Unione Europea, infatti, é riservata alla Business Europe (la Confindustria europea) e in ruolo secondario UEAPME (Unione europea degli artigiani e delle Pmi)". A questa richiesta Thyssen ha risposto "avrete il vostro posto, dobbiamo organizzare come".
All'incontro sono intervenuti tra gli altri: per Abi il vicepresidente Ghidolfi e il direttore generale Sabatini; per Confindustria il presidente Squinzi e il vicepresidente Dolcetta; per ANIA il presidente Minucci; per ReteImprese Bussoni; per la Cgil Barbi; per la Cisl Ragazzini; per la Uil Barbagallo e per l'Ugl Capone.
Jobs Act: importante giornata di confronto organizzata da Confcooperative Lazio con esperti nazionali
Un incontro a conferma dell’assoluto impegno di Confcooperative Lazio verso le proprie associate per un sostegno a 360 gradi, compreso quello in materia di lavoro. Tanto più in un periodo di rilancio della struttura regionale e di forte attenzione a questo tema, soggetto negli ultimi mesi a significative novità sul fronte normativo e di forte interesse per le nostre imprese.
I partecipanti al seminario hanno potuto ricevere da relatori di alto profilo indicazioni e valutazioni in merito al JOBS ACT, con approfondimenti dettagliati sulla nuova disciplina dei licenziamenti e del contratto a tutele crescenti, sui nuovi strumenti di tutela dalla disoccupazione nonché sull’ipotizzato riordino delle tipologie contrattuali.
L’iniziativa, promossa presso il Palazzo della Cooperazione di Via Torino secondo una logica intersettoriale da Federsolidarietà Lazio e Federlavoro Lazio, ha beneficiato sia del valido contributo del Centro Servizi LAZIO LINK, nella persona di Adriano Majolino, sia di quello offerto UNICAF, con un intervento a cura di Alessandro Monzani.
I lavori si sono svolti sotto l’abile regia di Sabina Valentini, Capo del Servizio Sindacale Giuslavoristico di Confcooperative, e sono stati arricchiti dalle considerazioni dell’Avv. Falasca dello Studio associato DLA PIPER, che ha offerto validi spunti di riflessione soprattutto in chiave prospettica.
Assemblea Fedagri Confcooperative Emilia Romagna, Mercuri "Parola d'ordine é aggregazione"
"La parola d'ordine per noi è e resterà sempre aggregazione, - ha commentato il presidente di Fedagri-Confcooperative Giorgio Mercuri durante il suo discorso conclusivo - una aggregazione declinata sia nel senso della rappresentanza che nel senso delle imprese.
Per dialogare con la politica occorrono organizzazioni forti, con mandati chiari e con una rappresentatività dimostrabile. Analogamente, per stare sul mercato occorrono imprese strutturate in grado di gestire un'adeguata quantità e qualità dell'offerta".
"È per questo che - ha concluso Mercuri - è indispensabile proseguire spediti sulla strada delle aggregazioni delle sigle della rappresentanza e, allo stesso tempo, dell'aggregazione dei produttori: solo in questa maniera si potranno creare le condizioni politiche e geopolitiche affinché non ci siano più ostacoli alla crescita delle imprese e insieme anche le condizioni economiche per dare a tutti i produttori, grandi e piccoli, la possibilità di raggiungere quei mercati che altrimenti, da soli, non potrebbero raggiungere".
Vinitaly, il premio Cangrande va ad Antonio Melato
Durante l'inaugurazione della 49° edizione di Vinitaly si è svolta la consegna del Premio Cangrande: dal 1973 viene consegnato il prestigioso riconoscimento ai soggetti, indicati dagli Assessorati regionali all'Agricoltura che con la propria attività professionale o imprenditoriale abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. Per la Regione Veneto il riconoscimento è stato consegnato ad Antonio Melato, ex presidente di Fedagri: "Sono molto contento, ma soprattutto è una grande soddisfazione perché si va a premiare il mondo della cooperazione, un mondo che da sempre sostiene tanti piccoli produttori locali che da soli non avrebbero avuto la possibilità di entrare in un mercato moderno e complesso, un mondo che evidentemente sta dando delle risposte dal punto di vista qualitativo e quantitativo e che finalmente è stato messo in luce. Voglio condividere questo premio con tutte le persone che lavorano con passione e impegno nelle nostre produzioni vitivinicole e con la regione che ha dato valore e pregio al nostro sistema.Questo risultato è frutto di un lavoro continuo e ancora in evoluzione. - continua Melato - Nel corso degli anni, dalle leggi sulla distillazione obbligatoria allo scandalo metanolo il sistema cooperativo ha sempre preso una posizione chiara e decisa, non senza difficoltà, ponendosi sempre dalla parte dei produttori e delle cantine, ma lavorando molto anche sull'aggregazione per ridurre i costi superflui e presentarci sul mercato in modo concorrenziale. Il ruolo delle cantine sociali si è consolidato sempre di più diventando sinonimo di garanzia e qualità."