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"La rubrica"

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L'incontro con il sindaco di Roma. Export e lotta al dumping

venerdì 27 febbraio 2015

I presidenti Gardini e Lusetti hanno incontrato il sindaco di Roma Ignazio Marino

Il presidente Gardini e il presidente di Legacoop Lusetti hanno incontrato il sindaco di Roma Ignazio Marino per presentare le nuove strutture commissariali delle rispettive associazioni. Un incontro costruttivo che si è concluso con reciproca soddisfazione. I presidenti hanno sottolineato «l’importanza del cambiamento in atto nel movimento cooperativo romano come contributo ad una radicale innovazione nel rapporto pubblico-privato. Per un contributo da protagonisti».

Alleanza Cooperative Italiane «Orientiamo cooperative verso internazionalizzazione. Pronti a collaborare con il governo per individuare misure che favoriscano export e internazionalizzazione»

«Valutiamo molto positivamente e incoraggiamo con decisione il “superpiano Made In Italy” che prevede di far crescere di 50 miliardi in 3 anni il volume dell’export italiano. Un progetto ambizioso che riteniamo realizzabile e vede impegnati sei ministeri (Sviluppo Economico, Esteri e Cooperazione Internazionale, Economia e Finanza,  Infrastrutture, Politiche Agricole, Beni Culturali). Così Rosario Altieri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane commenta, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Mauro Lusetti l’incontro della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale che si è svolta al Ministero dello Sviluppo Economico. 

«Il 2015 è l’anno di Expo, la vetrina universale per eccellenza. Un’occasione che  dobbiamo utilizzare per valorizzare, ulteriormente, il Made in Italy e rafforzare l’internazionalizzazione e l’export delle imprese italiane. L’Alleanza delle Cooperative che promuove le politiche di sviluppo, delle proprie aderenti, verso export e internazionalizzazione è disponibile a collaborare con il governo – conclude la nota – per individuare le misure più idonee a favorire la crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese condizione necessaria per potersi proiettare sui mercati esteri» 

Vinitaly 2015, Export cantine cooperative a quota 1,9 miliardi il 37% del totale. Obiettivo kmillimitato

Saranno oltre 180 le aziende vitivinicole aderenti all’Alleanza delle cooperative italiane che parteciperanno alla prossima edizione del Vinitaly in programma dal 22 al 25 marzo a Verona. Anche quest’anno la presenza delle cantine cooperative al più importante appuntamento fieristico internazionale del settore sarà sotto l’insegna del “km illimitato”, a testimoniare proprio la crescente propensione all’export delle aziende cooperative, che con un fatturato aggregato di 4,2 miliardi di euro rappresentano il 58% della produzione vitivinicola italiana.

Nel 2014 il fatturato derivante dall’export delle circa 500 cantine cooperative attive in Italia ha raggiunto la quota di 1,9 miliardi di euro, pari al 37% circa di tutto il valore del vino commercializzato all’estero, che si attesta intorno a 5,1 miliardi.

Di tutti i settori agroalimentari, il vino è sicuramente il comparto cooperativo maggiormente internazionalizzato con il 60% delle cantine che può essere definito esportatore abituale. In alcuni casi, le vendite all’estero rappresentano ben oltre il 50% del fatturato generato dalla cantina, toccando punte del 70-80% in quelle realtà che hanno fatto della vocazione all’export lo strumento principale per affrontare un periodo in cui i mercati più dinamici sono sempre più spesso quelli più lontani.

Cantine Riunite & Giv, Caviro, Mezzacorona, Cavit, Soave, Gruppo Cevico, La Vis e Collis Veneto Wine Group sono le cooperative presenti stabilmente nella classifica delle prime 20 aziende italiane del vino stilata dal Centro Studi Mediobanca.

Osservatorio della cooperazione: dal 2007 governo cooperative e sindacati insieme contro il dumping

Si è riunito il coordinamento nazionale degli Osservatori della cooperazione per fare il punto sulle attività a loro demandate dal Protocollo stipulato nell’ottobre 2007 tra Ministro del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, le 3 centrali cooperative (Agci, Confcooperative e Legacoop) e Cgil, Cisl e Uil.

Dopo alcuni anni dalla loro istituzione e dato il permanere di evidenti criticità rispetto al loro operato, emerge in maniera ancora più forte l’esigenza di dare un nuovo impulso all’attività degli Osservatori, finalizzati a realizzare un’efficace azione di contrasto al fenomeno delle false cooperative – sempre più dannoso per la buona cooperazione  –  e a orientare in questa direzione l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro.

Alleanza delle Cooperative – presente al tavolo con i responsabili sindacali Gizzi, Marignani e Valentini – ha ribadito la necessità che il Ministero solleciti prontamente i Direttori delle DPL per confermare la centralità e il ruolo imprescindibile degli Osservatori, rilanciando ed aggiornando le indicazioni già offerte in passato. E’ opportuno che, gli Osservatori, oltre ad essere regolarmente e periodicamente convocati, si dotino di una solida strumentazione e reportistica per assolvere al meglio alla loro funzione, coinvolgendo anche gli altri soggetti deputati all’attività ispettiva (INPS e INAIL) e utilizzando le buone prassi di comportamento registrate in alcuni territori.

Tra i capitoli di primaria attenzione per gli Osservatori si conferma la corretta applicazione dei CCNL posti in essere nel settore cooperativo dalle parti sociali comparativamente più rappresentative (riprendendo quanto disposto dall’art. 7, comma 4 della legge 31/2008), e quindi unicamente la validità dei contratti stipulati Agci – Confcooperative – Legacoop e Cgil Cisl Uil, come peraltro ribadito da recenti sentenze.

Di questo avviso lo stesso Direttore Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro Danilo Papa, che nel raccogliere e condividere gli stimoli posti dall’Alleanza, ha restituito alcuni primi dati aggregati sull’attività svolta nel 2014 verso le cooperative, meritevoli tuttavia di ulteriori approfondimenti.

All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, altro soggetto firmatario del Protocollo che, seppur sotto altri profili, ha specifiche competenze in materia di vigilanza: tale presenza si collega allo sforzo di ammodernamento e maggiore efficienza della vigilanza che la Direzione generale sta compiendo anche con proposte normative. Il taglio alle risorse del Ministero nell'ultimo bilancio dello Stato suscita preoccupazione per il futuro. Resta, infatti, attuale e urgente l'obiettivo di raggiungere con la revisione tutte le cooperative aderenti e non aderenti. Un problema da affrontare in collaborazione tra l'Amministrazione e le Associazioni.

Il tavolo, al Ministero dello Sviluppo, si riunirà nuovamente già nel prossimo mese di aprile, nell’ottica di dare maggiore continuità alla sua azione e per favorire un monitoraggio più attento e costante delle dinamiche che si svilupperanno da qui in avanti nei territori.