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Job Act, cooperative in audizione

Job Act, cooperative in audizione

Alleanza delle Cooperative in audizione sui primi Decreti delegati del Jobs Act

venerdì 23 gennaio 2015

Si sono svolte in rapida successione le due audizioni al Senato e alla Camera sugli atti governo 134 e 135 varati dal CdM del 24 dicembre scorso.

La delegazione di Alleanza – formata dai Responsabili sindacali Gizzi, Marignani e Valentini – ha evidenziato che le nuove discipline previste, in particolare sul contratto a tutele crescenti, in combinato con lo sgravio contributivo previsto dalla recente legge di stabilità 2015 a favore delle nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, possano contribuire nell’ottenere significativi risultati sul piano occupazionale, dei quali anche i più recenti dati statistici confermano l’estrema necessità.

È importante realizzare un’adeguata riforma delle politiche attive e dei servizi per l’impiego in grado di intercettare le reali esigenze delle imprese e realizzare finalmente un sistema in grado di incrociare domanda e offerta di lavoro su standard europei. In quest’ottica, va nella giusta direzione la previsione del contratto di ricollocazione.

Il decreto dovrebbe essere l’occasione per superare il periodo transitorio della legge 92/12 “Fornero” e rendere definitivo l’esonero dal pagamento del cosiddetto contributo sui licenziamenti quando questi siano effettuati in conseguenza sia di cambi di appalto con successiva assunzione presso altri datori di lavoro in attuazione delle clausole sociali previste dai CCNL sia per completamento delle attività e chiusura del cantiere nel settore delle costruzioni edili.

Nel caso di licenziamento per fine appalto ricordiamo le grandi difficoltà oggettive nella gestione delle procedure ex art. 24 della legge 223/91 e, quindi, segnaliamo l’opportunità di estendere a tali situazioni l’esclusione da tali procedure già prevista dal comma 4 dello stesso articolo per la tipologia del fine lavoro nelle costruzioni edili.

Esprimiamo le nostre preoccupazioni sulla riduzione già dal 2017 della durata massima della NASpI a 78 settimane per gli eventi di disoccupazione verificatisi da tale data. La profondità e la durata dell’attuale crisi consiglierebbero probabilmente di prevedere almeno una verifica preventiva a tale riduzione.Positivi gli incentivi all’autoimprenditorialità, in particolare, la l’anticipazione della NASpIper la costituzione di nuove cooperative. Stessa cosa dicasi per l’articolo 13 del decreto che, con riferimento ai soci lavoratori delle cooperative ex DPR 602/1970, prevede un allineamento sull’erogazione delle prestazioni della NASpI, mantenendo in vigore le aliquote di contribuzione individuate nel percorso di gradualità.