È necessario che la riforma metta al centro efficienza dei processi, tempi più brevi e certezza delle regole «la giustizia nel nostro Paese scoraggia il lavoro e le imprese non è possibile pensare che i processi durino a volte più del triplo che negli altri Paesi dell’Unione. In un certo senso, le imprese italiane soffrono un handicap strutturale rispetto alla concorrenza di operatori stranieri». Lo dice in una nota Confcooperative «l’incertezza del diritto e dei tempi della giustizia sono tra i fattori chiave che scoraggiano investimenti ed innovazione nel nostro Paese».
La specializzazione dei tribunali e lo snellimento delle procedure per accorciare i tempi e dare maggiori garanzie agli operatori non possono che aiutare a superare questa situazione.
«Il Governo si sta impegnando in questo percorso e auspichiamo che si riesca presto a cogliere i frutti della riforma. Oltre a processi in tempi minori e con pene certe, è importante – conclude la nota – continuare a contrastare il sovraffollamento carcerario, rendendo il periodo di detenzione sempre più un momento di formazione, re-inserimento sociale e lavorativo».