«Accogliamo con grande favore che il MIMIT abbia disposto la terza cancellazione consecutiva in meno di un anno di cooperative inattive dal Registro delle imprese. Su 7000 cancellazioni, risultano esserci 82 enti aderenti a Confcooperative, imprese che i nostri revisori avevano segnalato al Mimit esercitando rigorosamente il ruolo di vigilanza. Gli elenchi non venivano aggiornati da tempo. Delle oltre 100mila cooperative ancora iscritte all’Albo, sono 60.000 circa quelle verosimilmente attive. L’atto del MiMIT, guidato dal ministro Adolfo Urso, della direzione generale del ministero con delega agli Enti Cooperativi guidata da Giulio Mario Donato e Benedetto Mineo dirigente della direzione generale dei servizi interni e finanziari, è di grande importanza, con quasi 40.000 cancellazioni in tre decreti. Misure non simboliche, ma di reale contrasto alla falsa cooperazione azione che vede Confcooperative impegnata al fianco del MIMIT sia ai tavoli di lavoro sia sul territorio. Cattiva impresa vuol dire cattivo lavoro e cattiva economia: va estirpata». Così Maurizio Gardini, presidente Confcooperative commenta le misure assunte dal MIMIT in tema di pulizia del Registro delle imprese.