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Fnec, Gardini: "senso" è superare gli interessi di parte per il bene comune

Fnec, Gardini: "senso" è superare gli interessi di parte per il bene comune

FNEC21, le dichiarazioni di Menni, Manca e Maseri su crescita, inclusione e sostenibilità 

mercoledì 29 settembre 2021

«Andare alla ricerca di senso vuol dire superare gli interessi per la costruzione del bene comune, e quindi generare Pil ma anche occupazione, stabilizzare il lavoro, mettere in pratica politiche energetiche sostenibili che non abbiano come risultato una bolletta più cara del 40%, vincere la sfida del di un welfare inclusivo che non lasci nessuno indietro». Lo ha detto il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, aprendo i lavori del Festival nazional dell’economia civile organizzato nei giorni scorsi a Firenze in collaborazione con Federcasse, Next e Sec. «La crescita dice Gardini se fa bene solo al Pil ma non è inclusiva, non è sviluppo sostenibile. Non basta l'economia che cresce del 6% se non genera occupazione».


In questo senso le cooperative hanno un ruolo importante, la capacità di resistere ai momenti di crisi tutelando il lavoro anche a scapito del profitto è una caratteristica che ha permesso loro di attraversare un periodo complicato come quello della pandemia, contribuendo a far andare avanti il Paese nonostante le difficoltà. «Le cooperative permettono di passare dall’io al noi e attraverso l’auto imprenditorialità generano percorsi di sviluppo, crescita e occupazione sul territorio – ha dichiarato il vicepresidente vicario di Confcooperative, Marco Menni –. Un percorso fatto spesso insieme alla Chiesa, una biodiversità economica che va raccontata di più».

 

«L’economia civile è costruttrice di ponti – ha aggiunto la vicepresidente di Confcooperative, Anna Manca –. Società e famiglie non vanno lasciate da sole: asili nido, scuole a tempo pieno sono occasione per sollevare le donne da carichi di cura. Su questo siamo ancora fanalino di coda in Europa. Dobbiamo Investire in infrastrutture sociali, creare occupazione femminile dando valore alla cura e alla fragilità».

E a proposito di giovani «Nel Pnrr manca una sezione dedicata all’imprenditoria giovanile. In Francia c’è un capitolo dedicato – ha detto il presidente dei Giovani imprenditori di Confcooperative, Dennis Maseri –. La cooperazione può aiutare i giovani in percorsi di autoimprenditorialità. Dobbiamo costruire un ambiente, un’infrastruttura che consenta di poter cambiare lavoro con continuità nella transizione tra un impiego e l’altro. Va ripensato lo spazio del lavoro, garantendo alle persone una formazione continua che consenta di stare dietro ai cambiamenti, alle transizione ecologica e digitale oggi, ma ce ne saranno altre domani».