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Expo: nuovi modelli per integrare cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione

Expo: nuovi modelli per integrare cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione

L'appuntamento di Coopermondo sulle partnership innovative tra pubblico e privato

mercoledì 21 ottobre 2015

Coniugare l’internazionalizzazione d’impresa con i progetti di cooperazione allo sviluppo, creando forme di collaborazione innovative tra imprese italiane ed estere che grazie al contributo delle cooperative possano portare a uno sviluppo sostenibile dei territori. Se ne è parlato a “Partnership pubblico-privato per una buona internazionalizzazione”, il workshop organizzato da Coopermondo-Confcooperative a Expo in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

«Nei prossimi mesi l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo sarà pienamente operativa, e saranno avviati progetti in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti soprattutto nei Paesi individuati come prioritari dal MAECI e dal MiSE – ha dichiarato la vicepresidente di Coopermondo-Confcooperative, Claudia Fiaschi –. In questo modo la cooperazione allo sviluppo andrà di pari passo con le iniziative di internazionalizzazione delle imprese, creando nuove possibilità di business per le aziende e opportunità di crescita sostenibile per i territori. Un modello di sviluppo in cui la cooperazione è innovatrice: la collaborazione tra modelli cooperativi di diversi Paesi, infatti, è già un esempio di come si possa promuovere sostenibilità economica, sociale e ambientale in tutto il mondo, attraverso l’attenzione al territorio e alle comunità locali».

Durante l’incontro sono state presentate diverse esperienze realizzate da realtà cooperative in Paesi in via di sviluppo, come ad esempio il progetto di Granarolo “Africa Milk Project”, che ha vinto il premio “Feeding knoledge” di Expo 2015 come una delle migliori buone pratiche tra cooperazione e internazionalizzazione. Finanziata in collaborazione con la Direzione generale della cooperazione italiana allo sviluppo e realizzata insieme all’Ong bolognese Cefa onlus, l’iniziativa è stata avviata in Tanzania a partire dal 2007 e ha portato alla creazione di una cooperativa di produzione di latte che associa oltre 800 allevatori, dà lavoro a più di 1500 persone e distribuisce il latte a oltre 25.000 bambini ogni giorno.

Il presidente della Cooperativa Edile Appennino, Giuseppe Salomoni, ha poi illustrato il progetto avviato in Libano per la ricostruzione e il potenziamento del sistema idrico e la raccolta delle acque reflue nell’area di Jbeil. L’opera, finanziata dalla Cooperazione italiana allo sviluppo-MAECI per un importo complessivo di 30 milioni di euro, sarà portata a termine nell’arco di due anni circa e porterà beneficio a oltre 50mila persone residenti nella zona.

Tra gli strumenti a disposizione delle imprese per progetti che integrino internazionalizzazione e cooperazione allo sviluppo, Alessandra Spinelli della Dg-DevCo ha presentato due Fondi di finanziamento della Commissione Europea a sostegno dei Paesi in via di sviluppo: il primo, l’Electrification Financing Initiative (ElectriFI), operativo da maggio 2015, mira ad accelerare l’elettrificazione delle aree rurali attraverso la concessione di capitale che minimizzi il rischio-Paese legato ad interventi privati in questi mercati. Il secondo, l’Agribusiness Financial Initiative (AgriFI), sarà lanciato nel 2016 e funzionerà con lo stesso meccanismo di prestiti convertibili (convertible grants), per aumentare gli investimenti nell’agricoltura di piccole e medie imprese e l’agribusiness nei Paesi in via di sviluppo.

Coopermondo è l'Associazione per la Cooperazione internazionale allo sviluppo promossa da Confcooperative che mira a valorizzare a livello internazionale il carattere sociale e mutualistico delle cooperative italiane promuovendo uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Attualmente porta avanti quattro progetti (Togo, Sierra Leone e Colombia) e opera come agenzia di servizio per le cooperative associate, accompagnandole con assistenza tecnica e servizi di consulenza verso i Paesi in via di Sviluppo.