«Bene il dialogo con governo, ministero del Lavoro e parti sociali che ha portato alla sigla del protocollo di tutela dei lavoratori. Tra i 550.000 occupati delle imprese aderenti a Confcooperative circa la metà sono esposti a condizioni climatiche critiche, in modo particolare, nell’agroalimentare, nei trasporti, nei servizi e nell'edilizia. Noi mettiamo sempre le persone al centro». Così Maurizio Gardini presidente di Confcooperative sulla sigla del “protocollo caldo”.