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DL Sicurezza «Un passo avanti importante, ma serve il coinvolgimento delle parti sociali»

DL Sicurezza «Un passo avanti importante, ma serve il coinvolgimento delle parti sociali»

Prima valutazione del DL sicurezza, tra luci e ombre. Cooperative in prima linea

giovedì 30 ottobre 2025

«Confcooperative accoglie positivamente il DL sulla sicurezza sul lavoro emanato dal Governo. Ci sono molte luci, ma anche alcuni punti da chiarire. È un testo che risponde all'urgenza di rafforzare la tutela dei lavoratori, con particolare attenzione al settore agricolo, uno dei comparti dove la cooperazione italiana è fortemente presente e impegnata. La cooperazione è da sempre in prima linea sul fronte della sicurezza e della legalità. Siamo pronti a fare la nostra parte, certi che il dialogo costruttivo tra istituzioni e mondo produttivo sia la chiave per costruire ambienti di lavoro più sicuri per tutti». Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative interviene nel dibattito sul DL sicurezza emanato dal governo.

«Tra gli aspetti positivi – si legge nella nota – il potenziamento dell’INAIL e degli Ispettori e Carabinieri del lavoro rappresenta un segnale concreto di maggiore presenza dello Stato nei luoghi di lavoro, fondamentale per contrastare illegalità e garantire condizioni di lavoro dignitose. Il Dl colma una lacuna importante l'estensione della copertura assicurativa INAIL agli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Risulta cruciale investire in prevenzione e cultura della sicurezza. L'impegno per il potenziamento della formazione in materia di sicurezza è la strada migliore per ridurre gli infortuni. Così – continua Gardini – il rilancio del ruolo dell'INAIL può avere un ruolo chiave nelle politiche di prevenzione e contrasto, a condizione che vi sia un pieno coinvolgimento delle parti sociali. Chi vive quotidianamente i contesti produttivi conosce le specificità settoriali e può contribuire a rendere le norme davvero efficaci e applicabili».

«Ci riserviamo un'analisi approfondita del testo, in particolare per quanto riguarda la patente a crediti che – conclude Gardini – ancora vive una fase sperimentale ma già viene modificata, nonché l'introduzione di meccanismi sanzionatori in presenza di procedimenti non ancora definitivi».