Contrastare l’assenteismo reinvestendo le risorse risparmiate a favore della prevenzione e della salute dei dipendenti. È la proposta che le tre centrali cooperative hanno avanzato nel corso degli ultimi incontri con le organizzazioni sindacali nell’ambito delle trattative del rinnovo del Ccnl distribuzione cooperativa.
La trattativa, avviata nel 2015, parte da una considerazione di fondo da cui non si può prescindere: la difficile congiuntura economica e la crisi dei consumi, che si è acutizzata nel primo semestre del 2016, rendendo particolarmente difficile la situazione dell’intero comparto della Distribuzione Organizzata, con ricadute ancora più gravose per le cooperative di consumatori. Permane infatti un gap con i principali competitor sul costo del lavoro che le cooperative di consumatori stanno sostenendo e che occorre ridurre proprio per continuare a salvaguardare l’occupazione anche in zone del Paese, il Sud, che altre imprese hanno già abbandonato.
«È con spirito costruttivo, ma evidenziando anche le difficoltà che le cooperative devono superare – si legge in una nota congiunta di Federconsumo-Confcooperative, Coop-Legacoop e Agrital-Agci - che abbiamo presentato al tavolo della trattativa una proposta di rinnovo che contempla sia un aumento salariale sia adeguamenti nella parte normativa valorizzando, sia nell'uno che nell'altro caso, l’identità del nostro contratto».
In particolar modo sono stati riconfermati in quella sede alcuni istituti contrattuali fondamentali che, pur avendo una maggiore incidenza di costo per le cooperative, fanno parte integrante della identità di coop. Tra questi ad esempio la tutela della malattia con l’integrazione della indennità economica al 100% e la conservazione del posto di lavoro fino a completa guarigione clinica, unico caso nel panorama del commercio.
«Ciò che le cooperative vogliono acquisire – prosegue la nota - è quella normativa del terziario che permette di contrastare l’assenteismo estendendo alla distribuzione cooperativa quanto le stesse organizzazioni sindacali hanno già concesso a tutte le imprese del commercio». Le cooperative si sono anche dichiarate disponibili a restituire parte della quota di risorse risparmiata agli stessi lavoratori, sotto forma di welfare sanitario attuando una più capillare politica di prevenzione in ambito oncologico e delle malattie cardiovascolari.
Sul fronte salariale l’offerta delle cooperative di consumatori è congrua e importante e prevede un incremento salariale al IV livello di 40 euro a partire da gennaio 2017 e di altri 45 euro da gennaio 2018, per un incremento complessivo di 85 euro e una durata del Ccnl fino al 31.12.2018. È da considerare che già nell’incontro di maggio si era convenuto tra le parti una erogazione economica significativa di 200 euro al IV livello, essendo consapevoli delle giuste aspettative dei lavoratori.
A fronte di queste proposte i sindacati non sono stati in grado di esprimere una posizione unitaria condizione essenziale per poter proseguire la trattativa. Si riprende il 25 luglio.