«L'introduzione di un tetto massimo alle commissioni sui buoni pasto, fissato al 5%, consente di garantire l'efficacia e i benefici di uno strumento indispensabile per tutelare il reddito dei lavoratori, senza danneggiare gli esercenti che hanno pagato commissioni a due cifre pur di tutelare il consumatore». Lo dice Roberto Savini, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza commentando la misura inserita nel ddl concorrenza. «Guardiamo con favore a questa misura che – conclude Savini – si traduce in una migliore distribuzione dei margini su tutta la filiera lasciando invariato il valore del buono per i lavoratori».