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Ddl Anziani «Riforma storica per SSN»

Ddl Anziani «Riforma storica per SSN»

Milanese: Lavoreremo perché sia riconosciuta la figura dell’Operatore Sociosanitario Specializzato

giovedì 9 marzo 2023

«Siamo molto soddisfatti per questo risultato che rappresenta una riforma storica nei servizi di cura e assistenza. Integra, infatti, in modo organico interventi sanitari, sociosanitari e sociali nella logica dell’assistenza primaria a favore della popolazione anziana e in particolare di quella in stato di fragilità sociosanitaria». Così Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità, commenta l’approvazione da parte del Senato del Ddl Anziani, che dovrà passare ora all’esame della Camera.  

«La sua piena attuazione darà una decisa boccata di ossigeno al nostro SSN in affanno a causa della congestione dei pronto soccorsi e delle tante ospedalizzazioni improprie che impegnano risorse professionali sempre più esigue e sotto pressione. Darà vita, inoltre, – aggiunge Milanese – a un sistema di riconoscimento del valore sussidiario del privato accreditato anche non profit, di cui è espressione principale e naturale la cooperazione sanitaria. Una riforma che finalmente centra la necessità di modernizzare e civilizzare le regole su autorizzazione e ac­creditamento degli erogatori impegnati nel continuum assistenziale sociosanitario. Soprattutto potrà essere assicurata a migliaia di anziani una qualità di vita migliore, grazie con un’assistenza qualificata a casa propria. Importante infine la previsione, a cui andrà data concreta attuazione nei decreti delegati, relativamente all’individuazione di percorsi formativi idonei allo svolgimento di attività professionali nell’ambito della cura e dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti nei diversi setting (domiciliare, residenziale e semiresidenziale)».  

«Come Confcooperative Sanità – conclude Milanese – lavoreremo affinché sia finalmente riconosciuta ed implementa, a livello nazionale, la figura dell’Operatore Sociosanitario Specializzato, con importanti ricadute occupazionali e il superamento delle disuguaglianze territoriali».