"Le diverse facce della agricoltura italiana devono necessariamente vincere la sfida delle dimensioni necessarie per poter competere in tutti i comparti produttivi. Abbiamo ancora un'agricoltura frammentata che vede crescere la dimensione delle proprie imprese, ma che deve sempre inseguire gli altri Paesi europei che crescono maggiormente". Lo dice il presidente Gardini nel messaggio di auguri per i 40 anni del consorzio cerealicolo CAPAC.
"In agricoltura vince chi ha le risorse e l'organizzazione per poter fare investimenti ed innovazione. Proprio in questi mesi - continua Gardini - abbiamo realizzato in Emilia Romagna un'aggregazione nel settore delle pere che permette ai produttori di guadagnare 20 centesimi in più rispetto allo scorso anno solo per avere creato un'aggregazione che aumenta la competitività e la capacità di stare sul mercato".
"La cooperazione - come ha segnalato il Presidente della Regione Piemonte Chiamparino che ringrazio per le parole che ha espresso - vive un periodo difficile perché lo strumento cooperativo, in alcuni casi, è stato usato da banditi che hanno voluto sfruttare la cooperazione piegandola a propri interessi a scapito del lavoro e dei soci. Abbiamo avuto delle mele marce - aggiunge Gardini - anche nelle nostre cassette di frutta, abbiamo avuto dirigenti che hanno smarrito la strada e quindi oggi l'impegno è di essere i protagonisti più autentici dei veri valori cooperativi".
"Contro chi "prostituisce" la cooperazione abbiamo il dovere di accantonare quei dirigenti per affermare il valore della partecipazione e della centralità dei soci. Dobbiamo difendere la stragrande maggioranza dei cooperatori che hanno deciso di percorrere la strada della legalità per valorizzare il valore del lavoro. Questo Paese - conclude Gardini - grazie alla cooperazione può essere un Paese migliore, ma attraverso la cooperazione il Pese deve tornare a crescere e svilupparsi".
“Sembra ieri, invece sono passati 40 anni, quasi due generazioni – afferma il presidente Capac, Michele Bechis - ho sempre pensato e penso tuttora che un agricoltore diventa socio di una cooperativa proprio perché solo insieme, in pieno spirito cooperativo, è possibile fare quello che da soli non è possibile realizzare. Il Consorzio è cresciuto in questi anni, abbiamo affrontato le sfide dell'innovazione in agricoltura, del recupero degli scarti vegetali per la produzione di energie rinnovabili e ora la nuova frontiera del migliore utilizzo dell'acqua per guardare responsabilmente ai cambiamenti climatici in atto. Capac opera in diversi territori piemontesi, da Chivasso a Vigone, da Vilareggia a San Pietro del Gallo, unendo 2500 soci per un fatturato di 70 milioni di euro. tutto riassunto nel nostro libro “Una storia di persone che insieme guardano al futuro”