"Quella che si sta delineando é una riforma migliorata rispetto al DL di presentazione dello scorso 10 febbraio". Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative soffermandosi sull'iter parlamentare di riforma del Credito Cooperativo.
"Tra gli elementi a cui sta lavorando il Parlamento che mi portano a dare una prima valutazione positiva - aggiunge Gardini - ce ne sono almeno cinque: il riconoscimento del principio dell'indivisibilità delle riserve che é uno dei caposaldi imprescindibili del movimento cooperativo, così come la definizione di una way out che con più stringenti parametri temporali ed economici permette di salvaguardare il modello cooperativo"
"Altri tre elementi principali - conclude Gardini - sono la conferma del gruppo bancario unico, l'autorizzazione al fondo provvisorio indispensabile nel periodo di attuazione della riforma e il fondamentale riconoscimento delle autonomie di Trento e Raiffeisen".