Mauro Frangi è il nuovo presidente di Cooperfidi Italia, che ha approvato il bilancio 2014 durante l’assemblea tenutasi a Bologna. Un andamento in controtendenza quello che ha caratterizzato la società lo scorso anno, che ha visto crescere del 7% i volumi garantiti e i relativi ricavi, mentre il bilancio si è chiuso in perdita di 64.174 euro, notevolmente inferiore a quella registrata nel 2013. È costituita invece da 3.519 aderenti la base associativa.
Si conferma per il triennio 2015/2017 la missione aziendale a sostegno dell’economia cooperativa e delle sue filiere, con la previsione nel nuovo piano strategico di intensificare l’attività verso il settore primario e quello sociale che presentano un buon tasso di sviluppo ed un basso decadimento del credito. Particolare attenzione verrà data inoltre al tema della capitalizzazione delle imprese cooperative, cui verrà presto dedicato uno specifico plafond di 20 milioni di euro.
«L’obiettivo per il 2015 è anzitutto quello di conseguire l’iscrizione al nuovo Albo nazionale degli intermediari finanziari - ha commentato il neopresidente Mauro Frangi, che succede a Mauro Gori, presidente della società dalla sua costituzione -. Cooperfidi Italia è un Confidi “di nicchia”, interamente al servizio dell’economia cooperativa e mutualistica, per sostenerne lo sviluppo, a partire dal supporto alla capitalizzazione delle imprese cooperative. Una missione che non vogliamo abbandonare e che ci proponiamo di allargare all’intero Terzo Settore, candidandoci ad essere il Confidi di riferimento dell’intera economia civile e solidale del Paese».
Complessivamente il numero degli amministratori della società passa da 11 a 9, in seguito alle dimissioni i Mauro Gori e del consigliere Carlo Malvolti, mentre alla vicepresidenza è stato eletto Aldo Soldi.
Presente, all’assemblea, anche il vicepresidente vicario di Confcooperative, Maurizio Ottolini, e il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Rosario Altieri, il quale ha evidenziato che «Cooperfidi è stata un iniziativa imprenditoriale che ha addirittura precorso i tempi rispetto alla stessa Aci. È stata una scommessa difficile che, tuttavia, andava fatta. Non mancheranno in futuro problemi e criticità da affrontare, ma Cooperfidi, potrà contare sul pieno sostegno dell’Alleanza delle Cooperative e delle sue strutture».