"È inaccettabile l'intreccio tra politica, affari e delinquenza giustamente scoperchiato a Roma. Da noi questa prassi trova una solo risposta: un no secco. Diciamo no alle equazioni troppo facili fatte e sentite in questi giorni da più parti. Non minimizzo, non voglio parlare di una mela o di qualche mela marcia, ma sono indignato con chi dice che il sistema cooperativo é marcio e corrotto". Lo dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative intervenendo all'assemblea di Confcooperative Lombardia.
"L'impresa che compra il controllore pubblico, le istituzioni e la politica di ogni colore non rientra e non ha niente a che fare con la prassi cooperativa che é, invece, quella di interrogarsi sulle risposte da dare ai bisogni del territorio. Restare a fare impresa dove il profit, molto, troppo spesso scappa. Le cooperative - aggiunge Gardini - hanno difeso l'occupazione, mentre altri delocalizzavano. Le cooperative sono quelle che sanno leggere i bisogni del territorio e interpretarne la risposta al bisogno. Sono indignato rispetto a una visione che accomuna la cooperazione ai fatti di Roma".
"Sollecitiamo le istituzioni a rendere ancora più stringenti le regole sulla revisione. Così come monitoreremo con maggiore attenzione la partecipazione reale dei soci alla vita della cooperativa. Ed é proprio su questo aspetto del controllo che lanciamo un allarme: la Legge di Stabilità azzera le risorse a disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico. É inconcepibile - continua Gardini - perché é una delle poche armi a disposizione per separare la buona dalla cattiva cooperazione. Il resto rientra più nel lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine che incoraggiamo a ripristinare regole e legalità".
"É un impegno che chiama in causa Confcooperative e l'Alleanza delle Cooperative la nuova organizzazione che non nasce solo dalle centrali nazionali, non nasce dalla decisione di tre presidenti, ma va costruita sui territori. Dovrà essere un'organizzazione che rappresenterà solo cooperative vere e sane. Le altre, le cooperative fantasma e illegali - conclude Gardini - chiederemo di farle sparire in fretta con una collaborazione sempre più stringente con istituzioni, politica e forze dell'ordine".
A seguire il comunicato diramato da Confcooperative Lombardia
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