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Boschi "Mi aspetto che la cooperazione anticipi il futuro"

Boschi "Mi aspetto che la cooperazione anticipi il futuro"

Il ministro all'assemblea di Federsolidarietà Confcooperative: riforma terzo settore, titolo V e rapporto governo - corpi intermedi i temi affrontati

mercoledì 18 giugno 2014

“Attraverso la riforma del terzo settore vogliamo costruire insieme un paese diverso. Abbiamo svolto un grande lavoro capillare sul territorio fatto dal governo e molti parlamentari che hanno incontrato direttamente associazioni, cooperative sociali. Riteniamo importante l'apporto dei corpi intermedi di cui apprezziamo la rappresentanza quando è viva e reale non quando diventa burocratizzazione o autoreferenzialità fine a se stessa. Diciamo no alle paludi e all'immobilismo”.

 Lo ha detto il ministro Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento intervenendo alla seconda giornata di Innovatori di territorio, assemblea di Federsolidarietà - Confcooperative.

“Questa riforma é il tassello di un mosaico più ampio, nel quale rientra un diverso rapporto tra Stato e Regioni e un nuovo Senato Non possiamo accettare rinvii e ritardi. Accelereremo sulla riforma titolo V. Lavoreremo – ha aggiunto il ministro Boschi – a un piano di riforme complessive per il nostro paese. Vogliamo accelerare e rispettare i tempi. Bene il protagonismo dei cittadini e della cooperazione sociale. La cooperazione può essere protagonista nella riforma del terzo settore per creare una società responsabile".

"Il disegno di riforma Bobba – Lepri si presenta con un impianto molto valido e si completa se riusciremo a sviluppare un piano industriale di politiche dei beni comuni – ha detto Giuseppe Guerini, presidente Federsolidarietà Confcooperative – dobbiamo strutturare reti di welfare e di servizi che rispondano alle esigenze dei cittadini. Puntiamo all’innovazione del quotidiano da mettere subito al servizio della collettività”.

Il ministro Boschi ha fatto riferimento alle cooperative che deviano dal loro percorso “dobbiamo separare il grano dall'olio, dividere chi opera bene da chi opera male. Le cooperative nella realtà sono e fanno altre cose”. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative gli ha fatto eco “Le cooperative che operano in modo distorsivo non sono cooperative e non le rappresentiamo. Creano danni economici e danni di immagine”.