Una sanità accessibile, efficiente, vicina e dal volto amico. Prestazioni di alta qualità a prezzi contenuti garantite in tempi rapidi. Una rete di professionisti e cooperative sanitarie in grado di dare soluzioni adeguate ai bisogni di assistenza primaria che oggi non trovano risposta. Nasce la rete nazionale dei Consorzi di Assistenza Primaria che mette insieme le realtà consortili già attive in Lazio, Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Abruzzo.
«Un percorso importante – sottolinea il presidente di FederazioneSanità, Giuseppe Milanese – quello che ci ha portato alla firma del contratto nazionale, che ha permesso di conoscere, confrontare e valutare le esperienze che si sono realizzate, i successi ottenuti e le criticità emerse. Di mettere a sistema esperienze e know how in un patrimonio comune».
I consorzi aderenti alla Rete hanno il ruolo di erogatori di servizi, ma anche di interlocutori per la pubblica amministrazione nel percorso verso l’efficientamento dei sistemi e alla loro sostenibilità a livello locale e nazionale. Si tratta, in sostanza, di soggetti attivi che sono in grado di coniugare le esigenze di mercato con l’orizzonte valoriale del bene comune e delle dinamiche sussidiarie proprie della cooperazione.
Il contratto di rete conferisce veste giuridica e capacità di impresa a un progetto, nato parallelamente alla costituzione della FederazioneSanità Confcooperative, nell’aprile 2010, volto alla realizzazione di una rete tra i diversi soggetti cooperativi attivi in ambito sanitario aderenti a Confcooperative, per dare al cittadino risposte assistenziali adeguate ai bisogni di assistenza primaria che oggi non trovano risposta.
La rete nazionale è il traguardo di un percorso a tappe avviato con l’aggregazione in forma cooperativa di i professionisti della sanità (cooperative di medici di medicina generale, cooperative di farmacisti, cooperative con centri specialistici, cooperative socio-sanitarie), ed è proseguito con la nascita consorzi tra queste cooperative dando così vita a un sistema di rete interconnesso di presa in carico e di assistenza del paziente diffuso in una parte considerevole del territorio nazionale.
«La nuova organizzazione – aggiunge Maria Grazia Mediati, presidente della rete nazionale – comporta l'integrazione dei professionisti nelle cooperative e delle cooperative di settore nel soggetto consortile regionale e nella rete nazionale dei consorzi. La Rete offre agli utenti una pluralità di professionisti per garantire elevati livelli qualitativi delle prestazioni rese ed al contempo assicura ai soggetti consorziati una significativa riduzione dei rischi degli investimenti supportandoli nel confronto concorrenziale. Comprende anche una componente di interazione tra il sistema dell’offerta e quello della domanda pubblica, privata e mutualistica in grado di massimizzare le potenzialità insite nei sistemi che vengono integrati».
In modo specifico è previsto che il coordinamento e la promozione dell’erogazione di servizi e prestazioni da parte della molteplicità di soggetti consorziati avverrà attraverso: 1) profili tariffari a basso costo, che rendano accessibile la rete assistenziale con prestazioni di alta qualità, anche all’utenza a basso reddito; 2) servizi di teleconsulto e di telemedicina che consentono la diagnosi specialistica di 2° livello e la gestione informatizzata di tutti i dati sanitari; 3) fornitura di servizi in tempi molto contenuti, non superiori alle 72 ore; 4) raggiungimento di un’effettiva presa in carico socio-sanitaria; 4) abbattimento delle liste di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici e 5) aumento delle attività di prevenzione.
Hanno firmato il contratto di Rete: Mario Sanfilippo Presidente Cap Lazio, Gianfranco Visicchio, Presidente Cap Puglia, Santo salvatore Vazzano, Presidente Cap Calabria, Giuseppe Iezzi, Presidente Cap Abruzzo, Antonio Borea Presidente Cap Campania, Giuseppe Germanà, Presidente CAP Sicilia.