«Tolleranza zero verso quei pochi che gettano discredito sui tanti che lavorano onestamente. La corruzione la prendiamo per le corna per mettere fuori chi getta discredito sulla casa della cooperazione». Così il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, aprendo i lavori “La funzione sociale della cooperazione: tra economia e legalità”.
«Le gare al massimo ribasso vanno eliminate e la quota del 5% di riserva degli appalti alle imprese che occupano persone svantaggiate va salvaguardato. Le cooperative – ha detto il presidente dell’Anac Raffaele Cantone – guardano alle persone prima che al profitto perché sono promotrici di economia sociale. Le inchieste giudiziarie hanno risvegliato attacchi strumentali in chi da tempo voleva colpire la cooperazione».
«Con la riforma degli appalti, nel nuovo codice, aboliremo le gare al massimo ribasso – ha ribadito il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio – le cooperative sono generatrici di fiducia, sono le imprese del bene comune che devono lavorare per insegnare valori e costruire reti tra persone sul territorio».
«Bene la necessità di rafforzare gli anticorpi per isolare il malaffare prima che diventi un’epidemia – ha aggiunto il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta – che ha ribadito come le gare al massimo ribasso portino solo a un’interruzione della catena del diritto. Rispetto al crescere della domanda di welfare le cooperative devono salvaguardare il loro spirito mutualistico».
«Le cooperative nella crisi hanno dato un contributo prezioso alle reti sociali ed economiche del paese. Da noi il motto è un utile in meno ma un occupato in più. Con il governo e la magistratura – ha concluso Maurizio Gardini – lavoreremo per rivedere regole e norme che possano alzare gli anticorpi contro la corruzione».