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Aprire le porte della cooperazione al Paese

Aprire le porte della cooperazione al Paese

"Facciamo respirare l'aria delle tante buone storie. Per noi la lobby é rispondere a bisogni e progettare il futuro"
venerdì 12 giugno 2015

"Apriamo le porte e facciamo respirare al paese l'aria di buona cooperazione che viene dalle tante migliaia di storie di cooperazione autentica, da opporre a chi ha solo usato il nome della cooperazione e agli interventi sguaiati della politica che fanno demagogia e che vogliono soltanto demolire tutto". Lo dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative intervenendo all'assemblea di Confcooperative Forlì Cesena.

 

Stiamo affrontando uno dei periodi più difficili della nostra storia. Il degrado morale, l’alterazione delle regole della concorrenza, la cattiva informazione stanno colpendo duramente la cooperazione che pure ha dato e continua a dare risposte importanti a bisogni urgenti. Le degenerazioni sono esplose proprio nel Terzo Settore, quello che ha saputo costruire risposte fondamentali ai bisogni delle comunità e delle persone, ma a noi non è permesso di guardare solo indietro. 

 

"Dobbiamo rispondere alla chiamata di un patto intergenerazionale, dobbiamo saper fornire un supplemento di impegno per continuare a individuare proposte per il futuro Paese, per riuscire a caricarci sulle spalle i suoi bisogni offrendo opportunità diverse e innovative. Questo é Il nostro compito, non solo fare lobby, ma dare risposte a bisogni e con la magistratura fare piazza pulita. Le cooperative non nascono per remunerare il capitale ma per rispondere a bisogni. In cooperativa 1+1 fa 3 come ha ricordato Papa Francesco".