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Agricoltura sociale «Bene ok in Commissione, ma non escludere cooperative sociali»

Agricoltura sociale «Bene ok in Commissione, ma non escludere cooperative sociali»

Giorgio Mercuri presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari e Giuseppe Guerini portavoce Alleanza Cooperative Sociali

martedì 1 luglio 2014

«Apprezziamo lo sforzo della Commissione Agricoltura che ieri ha definito il Testo della proposta di legge sull’agricoltura sociale che ora è pronta ad approdare all’Aula di Montecitorio. Riteniamo tuttavia imprescindibile che nel testo si provveda nel corso dell’iter parlamentare a introdurre opportune modifiche, affinché la disposizione normativa non rechi pregiudizio alle migliaia di cooperative sociali che da anni si occupano di inserimento lavorativo delle persone svantaggiate attraverso lavori agricoli». Lo dichiarano in una nota congiunta i presidenti dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri e il portavoce Alleanza delle Cooperative Sociali Giuseppe Guerini.

«Paradossalmente con la formulazione del DDL approvata in Commissione la stragrande maggioranza delle realtà che oggi fanno agricoltura sociale sarebbero tagliate fuori perché non sarebbero considerate “agricoltura sociale” nella definizione che ne danno gli articoli 1 e 2 del DDL – spiega Guerini – Il limite minimo del 30% del fatturato in agricoltura previsto dal DDL – continua - è una percentuale troppo alta e in sostanza taglierebbe fuori il 90% delle cooperative sociali che oggi fanno agricoltura sociale in maniera seria, rigorosa e improntata ad autentici principi di solidarietà. Addirittura all’articolo 2 il Disegno di legge finisce con l’equiparare l’inserimento lavorativo di un disabile grave o una persona con problemi psichiatrici con un giovane neodiplomato. È importante quindi che la Camera corregga questi punti del disegno di legge».

«Apprezziamo il fatto che in materia di organizzazioni di produttori (OP) il testo approvato dalla Commissione Agricoltura abbia fatto riferimento alla disciplina nazionale e comunitaria di riferimento – aggiunge il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri – così facendo, si è evitato di snaturare il ruolo delle OP, ossia quello di aggregare l’offerta e commercializzare il prodotto dei soci».