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Riforma BCC

Riforma BCC

Gardini «Capogruppo unica é sbocco fisiologico, non farlo darebbe svantaggio competitivo»
giovedì 15 ottobre 2015
Sul progetto di autoriforma delle BCC pretendere l'unanimità di 370 istituti é impossibile, vorrebbe dire assegnare potere di veto e paralizzare il progetto di riforma. Le BCC prese singolarmente difficilmente potrebbero essere competitive. Il gruppo bancario unico é uno sbocco fisiologico. É già così per il Credito Cooperativo in Francia, in Olanda, in Austria e in Belgio. Non arrivarci costituirebbe uno svantaggio competitivo in Italia e in Europa".   Lo dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative intervenendo al Senato al seminario sul progetto di riforma delle BCC organizzato dalle commissioni Finanze di Camera e Senato.

"L'autoriforma é un'occasione da cogliere per essere protagonisti di una stagione di rinnovamento per la quale ringraziamo Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia per averci coinvolto nel progetto di autoriforma del Credito Cooperativo. Progetto di autoriforma che sia un'opportunità di rafforzamento delle BCC - aggiunge Gardini - che nella crisi hanno aumentato gli impieghi a famiglie, pmi e artigiani laddove é minore il ritorno economico per le banche, proprio perché la missione del Credito Cooperativo é rispondere a esigenza di credito del territorio. Allo stesso modo come tutta la cooperazione nella crisi ha aumentato l'occupazione e il contributo fiscale all'erario come dimostra il rapporto Euricse. Le cooperative nella crisi - conclude il presidente di Confcooperative - hanno visto crescere la tassazione di oltre 5 miliardi, mentre le altre imprese hanno registrato un calo di circa 17 miliardi di euro"

E a proposito della Legge di Stabilità Gardini a margine del seminario  ha detto «La rotta è quella giusta. Si respira profumo di ripresa che va incoraggiata continuando l’azione già intrapresa di riduzione di tasse sul lavoro e a favore delle famiglie per rilanciare da un lato occupazione e competitività e dall’altra i consumi. Anche se ci riserviamo una più attenta valutazione delle misure»