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Lavoro, pari opportunità, giovani e turismo

Lavoro, pari opportunità, giovani e turismo

Frangi alla presidenza di Cfi. Al via la Commissione Donne dell'Alleanza. "Federlavoro a scuola". Il progetto case cantoniere

lunedì 20 giugno 2016

Cambio al vertice di Cfi: Mauro Frangi alla presidenza

È Mauro Frangi il nuovo presidente di Cfi, Cooperazione Finanza Impresa, società finanziaria a sostegno dell’imprenditorialità, che investe nel capitale delle imprese cooperative sociali e di produzione lavoro attive nel settore industriale e dei servizi, promossa dalle centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop.

Frangi, componente del consiglio di presidenza di Confcooperative Lombardia, presidente di Confcooperative Insubria e Cooperfidi Italia, subentra a Roberto Marcelli, che ha ricevuto dal presidente di Confcooperative Maurizio Gardini un ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni. Nel nuovo consiglio di amministrazione anche Luca Dal Pozzo, presidente di Federsolidarietà Emilia Romagna, e il bergamasco Marco Daniele Ferri, presidente di Federlavoro e Servizi Lombardia.

Costituita nel 1986, nel corso dei 30 anni di attività Cfi è intervenuta principalmente a sostegno delle ristrutturazioni aziendali, utilizzando il workers buyout in forma cooperativa quale strumento per affrontare la crisi d’impresa. Ha investito oltre 179 milioni di euro, che hanno permesso di salvare più di tredicimila posti di lavoro realizzando interventi in più di 300 imprese cooperative. È partecipata dal ministero dello Sviluppo Economico, da Invitalia Spa e da 270 imprese cooperative.

Pari opportunità: nasce la Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative

Un ulteriore passo nel percorso di unificazione della rappresentanza del sistema cooperativo e una conferma della capacità di riconoscere e supportare il ruolo delle donne nel lavoro. È quello compiuto stamane con la costituzione della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che nel corso dell’assemblea a Roma ha illustrato gli strumenti e le politiche che la cooperazione sul territorio ha messo in pratica negli ultimi anni per favorire la partecipazione femminile allo sviluppo delle imprese.

Secondo i dati emersi durante l’incontro, infatti, le donne nelle cooperative aderenti all’Alleanza rappresentano il 50% della base sociale e il 60% degli occupati, con il 24,8% di presenza nei consigli di amministrazione e il 23,9% di presidenti e vicepresidenti. Questo perché, ha spiegato Sandra Miotto della Commissione Donne e Parità, sono stati messi a disposizione delle lavoratrici servizi di welfare aziendale, utili soprattutto a conciliare i tempi di vita e lavoro. Una capacità, quella delle cooperative di riuscire a dare un maggior supporto alle lavoratrici, che deriva proprio dalla loro stretta connessione con la base sociale e dalla capacità di organizzare servizi basati sulle necessità delle persone, come ha evidenziato Dora Iacobelli, nominata alla presidenza della Commissione Donne e Parità nel corso dell’Assemblea.

«Il tema delle pari opportunità non deve essere considerato d’interesse esclusivamente femminile, ma è un tema che riguarda tutti perché senza le donne non c’è sviluppo e senza la partecipazione degli uomini non può esserci un vero cambiamento. Bisogna passare dal tema della conciliazione famiglia-lavoro a quello della condivisione delle responsabilità familiari tra uomo e donna» ha dichiarato la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, sottolineando la necessità di introdurre strumenti come il congedo di paternità.

«Servono nuovi modelli di welfare, come quello aziendale, che offrano servizi non più strettamente legati alla sfera pubblica – ha detto intervenendo con un videomessaggio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti –. Le cooperative in questo senso hanno la capacità di immaginare forme innovative, perché sono particolarmente attente alle tematiche del welfare aziendale. Chiediamo quindi alle donne e alla Commissione di contribuire attivamente formulando al governo proposte per migliorare la partecipazione delle donne al lavoro».

Al termine degli interventi è stato poi proiettato un video per raccontare le esperienze concrete realizzate da alcune cooperative in termini di pari opportunità e politiche di conciliazione, cui è seguita una tavola rotonda con gli interventi di Monica Parrella, del dipartimento Po della presidenza del Consiglio dei ministri; Emmanuele Pavolini, docente di Processi economici e del lavoro all’Università degli studi di Macerata; Anna Manca, della Commissione Donne e Parità dell’Alleanza delle Cooperative; Mauro Lusetti, copresidente dell’Alleanza, e in videomessaggio Alessia Mosca, europarlamentare.

Dal confronto è emersa la necessità di valorizzare tutte le esperienze positive della cooperazione per comunicarle e condividerle all’esterno come opportunità da cui trarre esempio anche per innovare una concezione spesso arcaica che nel nostro Paese si ha del lavoro ma soprattutto per mettere in pratica un insieme di interventi organici e strutturali che possano rafforzare la partecipazione femminile nel mondo del lavoro per rafforzare lo sviluppo di tutto il Paese.

Anas, Mibact, Demanio e imprese insieme per valorizzare le case cantoniere

Riqualificare le case cantoniere di proprietà dell’Anas. È l’obiettivo del progetto avviato in collaborazione da Anas, Mibact, Mit e Agenzia del Demanio, di cui partirà a breve la fase pilota che può interessare le cooperative aderenti a FederCultura-Confcooperative.

Complessivamente le case cantoniere sono più di 1200, di cui circa 600 in disuso e 150 con potenziale turistico. L’obiettivo è intraprendere un’azione di riqualificazione degli spazi, incentivando nuove forme di turismo e sviluppando opportunità imprenditoriali per i giovani, creando valore per il territorio attraverso il turismo e la cultura, l’artigianato, l’enogastronomia e i prodotti locali. La fase pilota interesserà circa 30 case cantoniere presenti in Alta Lombardia, Ampezzo, parte della Via Francigena e la Via Appia che ricadono nelle Regioni di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Puglia.

Federlavoro e Servizi Confcooperative in cattedra con gli studenti del liceo Kennedy

Avvicinare i giovani promuovendo il modello d’impresa cooperativo nelle scuole. È l’iniziativa organizzata da Federlavoro e Servizi-Confcooperative, che nei giorni scorsi ha incontrato gli studenti del liceo Kennedy di Roma, con cui la Federazione ha avviato un percorso di collaborazione con lo scopo di illustrare ai ragazzi le caratteristiche che contraddistinguono le imprese cooperative. Durante l’incontro sono state realizzate anche simulazioni e giochi di ruolo per coinvolgere attivamente gli studenti in un momento di formazione utile ad acquisire nuovi strumenti per la costruzione del proprio futuro lavorativo.