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"La Rubrica", Gardini «Bene le correzioni sulle Bcc». Legalità e appalti. Si parla di workers buyout

"La Rubrica", Gardini «Bene le correzioni sulle Bcc». Legalità e appalti. Si parla di workers buyout

L'intervista sulla riforma e l'intervento sulla legalità. A Roma, con Euricse, i workers buyout

sabato 19 marzo 2016

«Bene gli interventi correttivi sulla riforma del credito cooperativo». L'intervista del presidente Gardini su Avvenire 

«Stiamo lavorando assieme a Federcasse - ha detto - affinché si realizzi una partecipazione consistente di pezzi importanti del credito cooperativo europeo nell'azionariato della capogruppo che nascerà sotto forma di Spa dalla riforma delle Bcc. E un progetto molto ben avviato e che si basa su proposte d'investimento concrete già pervenute. Per cui contiamo di chiudere l'accordo subito dopo la conversione in legge del decreto» ha aggiunto, annunciando una «grande partnership» tra i principali soggetti europei del credito cooperativo» .

«Si tratta anche di un segnale forte che vogliamo mandare all'Unione bancaria. Per far vedere che, oltre alle banche globali, esistono pure istituti radicati sul territorio che sostengono l'economia reale aprendo i rubinetti del credito alle famiglie e alle imprese. Ecco: queste realtà meritano particolare attenzione e una legislazione appropriata» ha detto.

«Non è la riforma dei miei sogni – ha commentato – Gardini. Ma se i correttivi emersi in queste ore verranno inseriti nella versione definitiva della riforma, a quel punto il giudizio complessivo sarebbe decisamente positiva. Bisogna dare atto al governo di aver tolto la possibilità a una Banca cooperativa di trasformarsi in Spa affrancando una parte delle riserve, che sarebbe stata una modalità impossibile da accettare».

Per leggere l'intervista completa è possibile scaricare il file in allegato in fondo alla pagina

Gardini: «Eliminare la logica della corruzione, essere protagonisti di legalità». Il presidente su appalti e legalità alleassemblee di Confcooperative Liguria e Friuli Venezia Giulia

«Bisogna assolutamente eliminare la logica di corruzione e illegalità che oggi regna nel 70% degli appalti pubblici, perché noi non rappresentiamo i cooperatori nell'illegalità, ma in nome dell'etica e del lavoro». È l'appello lanciato dal presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini, nel corso delle assemblee di Confcooperative Liguria e Friuli Venezia Giulia. «Purtroppo la cooperazione è uno strumento che, se messo nelle mani di un bandito, è perfetto per delinquere molto più di altri tipi di imprese – ha detto Gardini –. Sta a noi impedirlo, anche mettendo mano alla normative. Oggi più che mai bisogna raccontare ed evidenziare tutto il buono che le cooperative offrono, che è in misura molto maggiore rispetto agli atti delinquenti di alcune. Chiederemo al ministero dello Sviluppo economico di riconoscere davvero le cooperative di comunità come forme di impresa, che spesso portano avanti le attività sociali in quei Comuni italiani in cui non ci sono abbastanza risorse – ha annunciato il presidente –. Per questo chiedo a tutti i cooperatori di essere anche innovativi nel ricambio generazionale, verso il futuro dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, futuro irrinunciabile». 

Quando i dipendenti salvano le imprese: a Roma il seminario di Alleanza delle Cooperative e Euricse sui workers buyout

Quando i dipendenti salvano le imprese: i workers buyout, storie di successo e di cooperazione. Se ne è parlato durante il seminario organizzato dall’Alleanza delle Cooperative e Euricse a Palazzo della Cooperazione a Roma.

Le cooperative di lavoro definite come workers buyout (Wbo), o impresas recuperadas, rappresentano interessanti realtà in cui i dipendenti hanno acquisito la proprietà delle imprese presso cui erano impegati e che erano state poste in liquidazione o rischiavano la chiusura. Non si tratta di un fenomeno nuovo, né in Italia né a livello internazionale, poiché si è assistito a processi di conversione molto eterogenei, riportando casi di lunga occupazione così come di riconversioni assistite. Solo con la crisi tuttavia queste organizzazioni sono riuscite ad attirare l’attenzione dei media, che sempre più spesso riportano le storie affascinanti degli operai che salvano le aziende e i posti di lavoro con implicazioni rilevanti anche a livello socioeconomico nei loro contesti di riferimento.

Ma come si struttura questo universo delle oltre 250 cooperative di lavoro nate da Wbo in Italia? Quali sono i tassi di resilienza di queste organizzazioni? Come avviene il processo di buyout? Alla luce delle molte domande ancora aperte su cui ci si può interrogare, il seminario cerca di dare prime risposte aprendo al dibattito di studiosi ed esperti, offrendo un’analisi complessiva del fenomeno, attraverso la ricerca realizzata da Euricse e le testimonianze concrete delle organizzazioni di rappresentanza e delle imprese che hanno intrapreso questo percorso.

Introdurrà i lavori il co-presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Maurizio Gardini, cui seguiranno la relazione di Gianluca Salvatori, amministratore delegato di Euricse, e gli interventi di Andrès Ruggeri, Università di Buenos Aires; Marcelo Vieta, Università di Toronto; Camillo De Bernardinis, amministratore delegato di Cfi – Cooperazione Finanza Impresa; Luca Lurini, responsabile progetti Wbo Coopfond; Luca Bernareggi, vicepresidente Legacoop.

Seguiranno le testimonianze delle cooperative Raviplast; Screensud; Centro Olimpo; Arbizzi. Concluderà il presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Rosario Altieri

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