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La rubrica: è successo in settimana

La rubrica: è successo in settimana

Calabria, il ministro Martina e il presidente Gardini in visita alla cooperativa Osas. Alleanza lotta alle false coop

venerdì 17 aprile 2015

Il ministro Martina e il presidente Gardini in visita alla cooperativa Osas

«Dobbiamo far diventare l'agroalimentare italiano un pezzo fondamentale dell'economia di questo Paese e stiamo lavorando al fianco di chi crede in questo settore». Il sistema cooperativo è fondamentale per far crescere il sistema. In tutti i Paesi europei dove c'è una buona cooperazione c'è un agroalimentare forte. Siamo qui anche per dire che in questi 12 mesi abbiamo fatto molto. Il futuro della Calabria passa da un'agricoltura fatta di innovazione e capacità di investimento, come la realtà che visitiamo oggi». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, a margine della presentazione a Castrovillari del Piano frutticolo di riconversione del gruppo Osas – Campoverde e dell'accordo strategico con il gruppo Agrintesa-Alegra, riguardanti la produzione di pesche e kiwi.

Presidente Gardini «Dobbiamo avere un fortissimo legame con la legalità. Lo dico e lo ripeto in continuazione, e mi sono fatto anche molti nemici per questo, che non c’è spazio nella cooperazione per chi vuole operare al di fuori della legalità, per non rovinare decenni di sana cooperazione italiana. Non si possono tollerare queste cose, chi esce dalla legalità è fuori dall’Alleanza delle Cooperative, mentre su progetti seri come questi bisogna investire. Osas è il riconoscimento a chi non si chiude in casa, ma si assume la responsabilità di valorizzare il proprio territorio. Qui le risorse sono state ben utilizzati per sviluppare e innovare l'imprenditoria cooperativa della Calabria. Casi come Osas è l'esempio più eclatante di buona imprenditoria cooperativa e quindi la miglior risposta alle false cooperative». 

Camillo Nola, presidente di Confcooperative Calabria pone l’accento sulla risposta delle imprese cooperative contro il difficile contesto sociale ed economico calabrese e sul ruolo delle istituzioni locali, nazionale e comunitarie. «Per essere competitivi si devono concretizzare, oltre a quelle economiche, anche altre condizioni: innanzitutto parlo del contesto ambientale, e in Calabria quando diciamo contesto dobbiamo avere come bussola la legalità. Lo Stato deve essere presente e percepito in tutta la regione.

Un altro elemento importante è la consapevolezza che viviamo in un contesto mondiale dove gli investimenti agricoli sono stimolati e tutelati in tutto il mondo, forse meno nell’Unione Europea e in Italia. Fare investimenti agricoli è complesso, per questo è importante che le istituzioni siano attenti alle esigenze e ai tempi delle imprese». Perché le cooperative agricole calabresi possano contribuire alla riduzione del tasso di disoccupazione in un territorio difficile come la Calabria è necessario un contesto legislativo favorevole. «Non dobbiamo tornare indietro, ma da parte dei nostri partners ci sono politiche di protezionismo che ci danneggiano. Bene la tracciabilità, ma attenzione al dumping che è sempre dietro l’angolo».
Camillo Nola conclude con un accenno al problema “dilagante” delle cooperative spurie «Devono essere colpite con durezza e noi come ente di rappresentanza non ci tireremo indietro se ce le troveremo accanto. Dobbiamo tutelare gli uomini e le donne che non hanno voluto usare scorciatoie e vivono la cooperazione in maniera sana e costruttiva».

Alleanza delle Cooperative

Legalità «Depositata in Cassazione proposta di legge di iniziativa popolare contro le false cooperative»

L’Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte Suprema di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative. L’Alleanza, che nei mesi scorsi ha sottoscritto il “Manifesto per un’economia pulita”, chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e più incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.

L’Alleanza, cioè la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop, ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. In particolare, la proposta di legge prevede:

• la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;

• definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;

• tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;

• creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.

La battaglia dell’Alleanza delle Cooperative Italiane contro tutte le illegalità non finisce qua. La raccolta di firme è un tassello di una lotta che mette nel mirino: 

- il massimo ribasso nelle gare d’appalto, che significa mancato rispetto del contratto di lavoro,

- le infiltrazioni mafiose, grazie, all’applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell’Interno,

- il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali,

- il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.

 Alleanza delle Cooperative 

Dombrovskis, vicepresidente Commissione UE, incontra l’Alleanza Cooperative

Valdis Dombrovskis, il vicepresidente lettone della Commissione europea, con delega per l'euro e il dialogo sociale, in visita a Roma ha incontrato le principali parti sociali italiane. All'incontro, presso la rappresentanza della Commissione europea, erano invitati ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (presente con Altieri e  Mannino), Ania, Confindustria, ReteImprese Italia, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

 

Dombrovskis si è soffermato sulla importanza che la Commissione Junker attribuisce al dialogo sociale, tanto da avere conferito un incarico politico apposito. Dombrovskis ha sottolineato le preoccupazioni per la lentezza della ripresa e della creazione di occupazione e ha insistito sulle priorità strategiche di agevolare gli investimenti (con il Piano Junker), di accelerare le riforme strutturali per eliminare i freni alla competitività, e con la responsabilità finanziaria e fiscale. Il presidente Altieri nel suo intervento ha ribadito la necessità di un impegno più forte anche delle istituzioni europee per il rilancio degli investimenti e dell'occupazione. Altieri ha ulteriormente sollecitato, come aveva già fatto alcuni giorni fa con la Commissaria Thyssen, la scelta di un inserimento pieno e organico delle cooperative nel dialogo sociale europeo.