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Alleanza Cooperative, Gardini "Un processo irreversibile che si costruisce sui territori"

Alleanza Cooperative, Gardini "Un processo irreversibile che si costruisce sui territori"

Gardini intervenendo alla Biennale della Cooperazione "Nessuno nel Paese è arrivato dove siamo arrivati noi"

domenica 9 ottobre 2016
L'intervento del presidente Gardini alla Biennale della Cooperazione: 
"Il processo dell'Alleanza è per noi un processo irreversibile. Un processo che ci ha consentito di raggiungere insieme risultati straordinari che da soli nessuno avrebbe potuto raggiungere.
Vorrei che fosse però chiaro che questo processo che noi stiamo compiendo nessun altro è riuscito a raggiungerlo in questo paese.
Quindi deve essere chiaro a tutti quelli che ci chiedono conto che questo processo è inserito in questo contesto paese caratterizzato da una forte crisi della rappresentanza che investe tutti.
Vorrei che fosse anche chiaro che il modello della rappresentanza che noi vogliamo costruire è orgoglioso di ciò che siamo stati nel passato ma è un modello che deve contenere degli elementi di innovazione nella rappresentanza di cui il paese ha oggi  fortemente bisogno.
Interpretare quindi la rappresentanza con uno spirito fortemente innovativo da un lato, ma dall'altro lato con una visione fortemente legata ai principi dell'art 45 della Costituzione e della funzione sociale che quell'articolo ci consegna, una funzione di risposta ai bisogni dei cittadini e delle comunità.
E vorrei evidenziare che le risposte nascono dall'ascolto e dall'attenzione ai bisogni che si possono solamente cogliere nella misura in cui l'organizzazione, e con essa i suoi dirigenti, e' presente nei suoi territori, li innerva e li rafforza.
Una organizzazione territorialmente presente è ciò di cui oggi abbiamo bisogno,
Obama ieri ha consegnato ai cittadini degli Stati Uniti le sue riflessioni e il suo testamento per il futuro Presidente e nel suo discorso parla espressamente del fatto che bisogna consegnare al futuro uno sviluppo più equilibrato che riduca le distanze tra i ricchi e i poveri e questa è la vera sfida dell'alleanza.
La differenza, è bene sottolinearlo, non passa solo nella distribuzione dei grandi capitali, ma si acuisce anche tra chi il lavoro lo ha e chi non lo ha.
Se l'alleanza non saprà raccogliere queste sfide e dare risposte attraverso il suo modello organizzativo e la spinta delle proprie imprese, noi tutti perderemo la possibilità di interpretare in modo autentico e vero questa opportunità che il modello cooperativo può saper cogliere.
Sono preoccupato perché c'è un clima ed un contesto nel paese che necessita di una lettura non superficiale sui fatti di Mafia Capitale.
In Italia si sono costituite 20.000 cooperative negli ultimi tre anni che hanno aperto una posizione nel registro delle imprese delle camere di commercio 
Di queste, nella migliore delle ipotesi, 5.000 sono aderenti alle centrali e le atre 15.000 dove sono?
Io penso che una parte possono essere cooperative che non leggono le centrali cooperative attuali come propositive ed in grado di accoglierle per tutelarle e per promuoverle ma, la maggiore parte di queste 15.000 sono imprese che hanno usato la forma giuridica cooperativa solo per sfruttarne il modello ma che alla fine vogliono solo delinquere.
Mafia capitale ci ha insegnato che dobbiamo essere bravi ad aumentare i nostri anticorpi perché ogni giorno siamo minati dal tentativo di sfruttare il modello cooperativo.
E su questi episodi occorre che tutte e tre le organizzazioni si diano una stessa azione per emarginare il malaffare che può contaminarci".
Ed inoltre, intervistato da Ilari Capitani, il Presidente Gardini ha espresso la forte necessità che il Paese proceda sul percorso di riforme avviato, ricordando come già agli ultimi tre governi l'Alleanza avesse chiesto una forte spinta al cambiamento, alla semplificazione del rapporto tra le istituzioni nazionali e regionali ed uno snellimento del processo legislativo".